"I Scinnute"

 

La scinnuta è un rito che risale al 1653 e nella sua forma iniziale prevedeva l’esposizione del  mistero di turno nei pressi dell’altare maggiore fin dal mattino insieme al SS. Sacramento, addobbato e  vestito dei suoi argenti . Possiamo ipotizzare che La confraternita di S. Michele si servisse dei cinque gruppi che rappresentavano i misteri dolorosi , uno ogni venerdì  di quaresima insieme al Cristo morto e della statua dell’Addolorata, per le sue pratiche religiose.

Ad aprire la serie delle  scinnute nel primo venerdì di quaresima è La caduta al Cedron che prese il posto del Gesù nell’orto. Al secondo Gesù dinanzi ad Hanna, al terzo La flagellazione,al quarto la sentenza ,al quinto L’ascesa al Calvario ed infine l’ultimo Venerdì è dedicato all’Addolorata.

Il termine dialettale scinnuta pari a scesa o discesa, ci porta a pensare e ad intuire all’atto di scendere dalla nicchia il mistero che per tutto l’anno veniva conservato al suo posto chiuso con imposte a vetri.

Padre Benigno di S. Caterina ci riferisce nella sua “ Trapani Sacra e Trapani profana del 1812 : <<finalmente si predica con gran concorso di popolo in tutti i sei venerdì di quaresima davanti a qualche mistero della passione di Gesù Cristo >>. Ed è molto preciso a farci notare come i misteri della scinnuta riguardano la passione e non la morte di Gesù Cristo.

Alla fine degli anni 80 molti ceti  vedendo nella scinnuta come una funzione di privilegio hanno preteso anche  loro il rito della scinnuta, spazio che è stato reperito nelle giornate di giovedì lunedì, sabato. Solo da qualche anno si è ritornati ai soli venerdì di quaresima , ma non con i cinque misteri originari, bensì con l’affiancamento di altri gruppi.  

 

Il cerimoniale della scinnuta  ai  nostri giorni prevede l’esposizione dal primo pomeriggio del gruppo o dei gruppi che effettuano la scinnuta addobbati e vestiti delle suppellettili d’argento, mentre nella piazzetta antistante la chiesa la banda intona le solite marce funebri.  La funzione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi e successivamente altre esecuzioni musicali terminano il rito della scinnuta.