Cenni Storici sui Misteri

 

Con il termine “Misteri” erano chiamate nel medioevo le rappresentazioni teatrali in forma animata ispirate al dramma di Cristo, che le confraternite organizzavano nel periodo quaresimale e in particolare durante la Settimana Santa. La Processione dei Misteri di Trapani ebbe inizio nei primissimi anni del 1600 grazie alla costituzione nel 1602 della Societas Preziosissimi Sanguinis Christi et Misteriorum per opera di due sacerdoti Nicolò Galluzzo e Giovanni Mariquez, che diedero vita ad una primordiale forma di processione del Venerdì Santo. In una relazione inviata nel 1614 dalla società del preziosissimo sangue al vescovo di Mazara mons. La Cava si legge : << ogni Venerdì Santo dopo mangiari si fa la cercha con 180 battenti in circa et portandosi in processione tutti li Misterii della S.S. Passione di gesu X.to nostro et il X.to nel  monumento con grandissima devotione et pietà et sua musica >>. Ci troviamo di fronte quindi ad una iniziale forma di processione dei Misteri caratterizzata dalla presenza di battitori che si flagellavano a sangue, (pratica molto usuale evidentemente a quel tempo), e dai misteri che vengono portati in Processione, anche se non sappiamo in realtà cosa la società del preziosissimo sangue conduceva per le strade, dal momento in cui i gruppi che ammiriamo noi sono stati realizzati tra la fine del 1600 e per quasi tutto il 1700. Nel 1646 la Società del Preziosissimo Sangue si fuse con la Confraternita di San Michele che volle conferire alla sacra rappresentazione maggior lustro e decoro , sostituendo le scene animate con gruppi statuari. Ci vollero comunque circa 80 anni affinché la collezione dei gruppi venne completata. Trapani fu in quel tempo una vera e propria fucina di artisti valorosi benché artigiani. Nelle numerose botteghe d’arte seppero realizzare veri capolavori di scultura e intaglio pur adoperando materiali cosiddetti poveri: il legno ,il sughero, la tela e la colla. In origine i gruppi vennero custoditi nella chiesa di S. Michele col tempo diventata piccola per accogliere i gruppi che man mano crescevano di numero e  venivano inseriti nella processione. Le maestranze cittadine  che già a partire dal 1612 avevano avuto in affidamento  i Misteri dalla società del preziosissimo sangue a causa dei costi elevati per realizzazione della processione, provvedono intanto a far costruire a proprie spese l’oratorio attiguo alla chiesa di San Michele per la conservazione dei rimanenti gruppi. La Processione dei Misteri di Trapani è costituita da diciotto scene della Passione, dal momento in cui gesù si separa dalla madre e dal discepolo prediletto Giovanni fino al trasporto al sepolcro.  La Processione  è conclusa dal Cristo morto nell’urna e dalla statua dell’addolorata.  Il lungo corteo percorre le stradine del centro storico a partire dal primo pomeriggio del Venerdì Santo spingendosi anche nella parte nuova della città facendo rientro poi nella tarda mattinata di Sabato Santo nella  chiesa del Purgatorio che li ospita dal 1958.